La violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso. I dati statistici evidenziano ancora dati allarmanti.
E’ oggi una vera emergenza sociale purtroppo fin troppo radicata, che non può essere affrontata come un problema che coinvolge unicamente le vittime e i loro familiari, ma deve necessariamente interessare l’intera società.
Per questi motivi bisogna intraprendere un percorso partendo dalle scuole, sensibilizzando i giovani educandoli verso una cultura priva di pregiudizi o stereotipi al fine di prevenire la violenza di genere.
Si vuole promuovere la cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali e delle differenze di genere e le relazioni fondate sul principio di uguaglianza sostanziale e di parità di diritti tra uomini e donne tenuto conto della pari dignità e delle differenze di genere.
All’interno del progetto individuate alcune scuole dove verranno realizzate azioni fortemente integrate tra loro ossia moduli di formazione, ma anche momenti di animazione e tanta comunicazione con il coinvolgimento attivo e partecipativo dei protagonisti.
I moduli di formazione si alterneranno con testimonianze sia attraverso dei filmati che dal vivo.
Una metodologia centrale, funzionale, teorica e pratica attraverso innumerevoli strumenti come ad esempio la lezione frontale e lo studio di casi.
La formazione sarà ampia, da semplici definizioni a dati statistici, comprenderà lo studio del rischio, del pericolo, eventuali piani di protezione, le diverse e complesse procedure, lo studio delle situazioni con possibili soluzioni.
Gli attori coinvolti svolgeranno anche uno studio di questo tema sul proprio territorio.
All’inizio ed alla fine verrà consegnato ai giovani un questionario anonimo per avere informazioni sui livelli di gradimento, di coinvolgimento ed acquisizione di nozioni.
Infine verrà consegnato ai ragazzi un Vademecum.
Le attività educative nella scuola verranno gestite da un gruppo di lavoro composto da:
- pedagogista che sarà responsabile delle attività di educazione e formazione nelle scuole e nei laboratori per la prevenzione alle violenze e per l’integrazione sociale;
- psicologo che si occuperà della formazione per la tutela delle vittime di violenza e per l’educazione contro le discriminazioni a favore dell’integrazione sociale;
- esperto in comunicazione (Giornalista pubblicista) che curerà i contenuti del sito, dell’applicazione e tutte le pubblicazioni del progetto. Inoltre modererà gli incontri nei laboratori e negli incontri a scuola;
- esperto in comunicazione (avvocato, esperta in promozione sociale e attività di integrazione sociale) che svolgerà gli incontri per promuovere le attività di mediazione sociale sia nel pubblico che nel privato. Inoltre dirigerà le attività negli incontri nelle scuole e nei laboratori;
- avvocato, esperta in diritto di famiglia e penale che si occuperà della formazione all’orientamento giuridico ed istituzionale per la tutela contro discriminazioni e violenze di genere;
- istruttore Shorinji kempo ed istruttore corsi autodifesa.
Presto informazioni più dettagliate sulle scuole che hanno aderito e sulle date delle attività di formazione/sensibilizzazione.