Sabato 20 luglio 2019, a Latina, si è svolta l’ultima lezione di un ciclo di 16 incontri, dedicata all’autodifesa delle donne.
Un corso organizzato nell’ambito del progetto #NOVIOLENZA2.0, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevedeva l’insegnamento di tecniche di difesa personale, tramite l’arte marziale dello Shorinjikempo, dove – in una filosofia del rispetto – si combinano la tecnica dell’arte marziale e la riflessione psicologica.
Fondata in Giappone nel 1947, questa disciplina ha come obiettivo lo sviluppo e il miglioramento psico-fisico delle persone, attraverso reali ed efficaci tecniche di combattimento finalizzate all’autodifesa.
Un metodo per allenare corpo e mente che serve alla formazione di persone forti e sicure di se stesse.
“Tutto il programma formativo è stato svolto – per scelta – nei saloni della Parrocchia di Santa Maria Goretti”, afferma il direttore delle Acliprovinciali di LatinaNicola Tavoletta, “quella di accompagnare l’aspetto difensivo fisico con quello del ragionamento e della riflessione.
In una società dove si susseguono reazioni “spesso senza senso”, abbiamo voluto dare centralità alla riflessione.
Il docente del corso è stato il maestro di ShorinjikempoClaudio Necci, ma più volte è intervenuto il Parroco Don Anselmo Mazzer.
“Ringraziamo la Chiesa pontina, la Diocesi di Latinae il Vescovo Mons. Mariano Crociata”, – dice ancora Nicola Tavoletta – “per aver accolto questa esperienza, dando un’opportunità nuova a tante donne”.
Al termine della lezione gli organizzatori hanno consegnato gli attestati di frequenzaalle donne partecipanti.
Ricordiamo che il Progetto #NOVIOLENZA2.0– mettiamoci in gioco per combattere la violenza di genere, si pone l’obiettivo di sensibilizzare adulti e adolescenti sul problema della violenza sessuale e di genere attraverso iniziative ed eventi che puntano a promuovere una nuova cultura del rispetto reciproco. #NOVIOLENZA2.0 entra nelle scuole, nei centri sportivi e negli spazi di aggregazione per offrire spunti di riflessione in grado di far cambiare idee e comportamenti – che sono il risultato di una visione errata del ruolo femminile – abbattendo le barriere socio-culturali che sono all’origine della violenza orientando così alla riscoperta dei valori del rispetto della persona e dei diritti delle donne nella società e nel proprio ambiente privato.
Il progetto #NOVIOLENZA2.0continua su tutto il territorio regionale, coinvolgendo tante donne con più attività gratuite.
Per scoprire meglio le attività del progetto clicca qui! https://www.noviolenzaduepuntozero.eu/il-progetto/ – Per scoprire e conoscere meglio le attività del progetto